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lacistareddha@libero.it
CHIUSO IL LUNEDI' - APERTI ANCHE A PRANZO
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La tradizione del tutto italica diffusa maggiormente nel meridione, vuole che ogni abitante per essere riconosciuto all'interno del paese stesso, oltre al nome e cognome, abbia anche un soprannome: Oscar, poi diventato Oscari nel caso della nostra famiglia. La stessa regola valeva anche per gli abitanti dei singoli comuni che venivano nominati dai “forestieri” con un soprannome o nomignolo distintivo. Era sicuramente una forma goliardica e colorita per chiamare la gente del paese vicino, ma in realta’ era un nomignolo legato ad una peculiarita’ che contraddistingueva l'abitato e i suoi abitanti.
Nei dintorni e nel castello dei Conti Del Balzo, del Casale di Caprarica del Capo, era presente una nidiata di “Cistareddhe” che la notte con il loro verso incutevano terrore agli abitanti piu’ paurosi. Da lì, da quell'uccello particolare e’ venuto fuori il nomignolo dei “capraricesi cistareddhi”.
La cistareddha in realta’ e’ un'esemplare di Civetta (Athene noctua) , che altro non e’ che un uccello rapace prettamente notturno della famiglia degli Strigidae. La Cistareddha e’ un volatile di piccole dimensioni – circa 21-23 cm - ed ha forme tozze con capo largo e appiattito simile a quello dei barbagianni. Al pari della civetta, presente in quasi tutti i momenti della giornata capraricese, auspichiamo che anche questa trattoria, dalla quale prende il nome, diventi un punto di riferimento per gli abitanti del Capo, dove è possibile incontrarsi e soprattutto rifocillarsi.
Nei dintorni e nel castello dei Conti Del Balzo, del Casale di Caprarica del Capo, era presente una nidiata di “Cistareddhe” che la notte con il loro verso incutevano terrore agli abitanti piu’ paurosi. Da lì, da quell'uccello particolare e’ venuto fuori il nomignolo dei “capraricesi cistareddhi”.
La cistareddha in realta’ e’ un'esemplare di Civetta (Athene noctua) , che altro non e’ che un uccello rapace prettamente notturno della famiglia degli Strigidae. La Cistareddha e’ un volatile di piccole dimensioni – circa 21-23 cm - ed ha forme tozze con capo largo e appiattito simile a quello dei barbagianni. Al pari della civetta, presente in quasi tutti i momenti della giornata capraricese, auspichiamo che anche questa trattoria, dalla quale prende il nome, diventi un punto di riferimento per gli abitanti del Capo, dove è possibile incontrarsi e soprattutto rifocillarsi.
